martedì 16 novembre 2010

http://www.dista.unibo.it/catgis/fotog.html

Università di Bologna, dispense di approfondimento sull'argomento.

Definizione

L' Aerofotogrammetria è attualmente il sistema di rilevamento più utilizzato nella realizzazione di cartografia per uso tecnico. Il motivo di questo risiede essenzialmente nella velocità di tracciamento dei particolari del terreno e nella precisione geometrica ottenibile, relativamente a zone molto ampie di territorio da cartografare.

Il processo di produzione cartografica può essere suddiviso in 8 fasi distinte:

  • Stesura del piano di volo
  • Esecuzione del volo
  • Operazioni Topografiche di Campagna
  • Triangolazione Aerea
  • Restituzione Aerofotogrammetrica
  • Editing Cartografico
  • Ricognizione sul terreno
  • Disegno Finale

Nella prima fase vengono studiate le modalità di copertura fotografica del territorio da cartografare. Quest'ultimo dunque viene suddiviso in strisciate fotografiche, il cui orientamento e numero dipende dalla sua stessa forma e in secondo luogo dalla scala cui si vuol realizzare il rilievo. La fase di volo è sicuramente la più delicata dell'intero processo di produzione. E' proprio qui infatti che verranno poste le basi per la perfetta riuscita del rilievo. Ogni strisciata è costituita da una serie variabile di modelli. Per modello si intende una coppia di stereogrammi caratterizzati da un'area di copertura comune detta Zona di sovrapposizione. In pratica per ogni modello abbiamo una stessa porzione di territorio, fotografata però in due momenti diversi della ripresa aerea. Ecco perchè utilizzando particolari apparecchiature dette stereo-restitutori, è possibile ottenere una visione tridimensionale del modello stereoscopico e quindi della porzione di territorio considerata

Gli stereo restitutori sono infatti, strumenti in grado di ripristinare a tavolino, le condizioni di presa fotografica esistenti al momento dell' esecuzione del volo. Questo si ottiene effettuando particolari operazioni di orientamento della coppia stereoscopica, che hanno come risultato finale la creazione di un vero e proprio modello tridimensionale del terreno, osservabile direttamente dallo strumento di restituzione stesso, attraverso uno specifico sistema ottico provvisto di binoculare. Una volta eseguito l'orientamento della coppia stereoscopica ha inizio il processo di acquisizione dati (o restituzione aerofotogrammetrica), effettuato attraverso un particolare sistema di editing grafico collegato direttamente al fotorestitutore. Parte determinante di questa fase, è svolta dall'operatore che deve possedere oltre alla necessaria abilità nell'uso dei sistemi informatici cartografici di acquisizione dati, anche indispensabili doti di fotointerpretazione. L'acquisizione dei dati infatti, viene effettuata tracciando a video tutti i particolari osservabili dalla foto e classificando questi ultimi attraverso gli standard convenzionali stabiliti dalla scienza cartografica moderna.